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Thu, May

PONTE CAFFARO. Ancora incendi a Ponte Caffaro e ancora interventi del Corpo Vigili del Fuoco di Storo fuori Provincia: a distanza di poco più di dieci giorni dall'ultimo incendio in zona, un'altra urgenza ha richiesto il pronto intervento di Storo nel bresciano, in collaborazione con il Corpo competente di Salò.

 

La selettiva è giunta in stazione attorno alle 17.15 di oggi, comunicando che un tetto a Ponte Caffaro era interessato dalle fiamme.

 

In una quindicina di minuti i vigili di Storo sono arrivati sul posto dell'incendio impiegando più mezzi. Il fuoco non era generalizzato al tetto come comunicato, ma circoscritto alla canna fumaria: le fiamme, in ogni caso, iniziavano ad interessare la copertura attorno al camino.

Si è intervenuti quindi prontamente per circoscrivere le braci e bonificare la parte interessata con motoseghe per limitare i contatti con il tetto. L'intervento si è concluso con le dovute verifiche del caso e la messa in sicurezza.

 

 

I proprietari dell'edificio hanno ringraziato, soprattutto per la tempestività con cui si è giunti sul posto dell'incendio” - commentano da Storo.

Un aiuto, quello giudicariese, che oggettivamente è stato fondamentale per limitare i danni che altrimenti sarebbero stati peggiori.

 

L'incendio si è sviluppato la scorsa notte in un appartamento a Ponte Caffaro, già fuori Provincia, nel bresciano.

 

Un gruppo di 20 vigili del Corpo di Storo, ricevuta l'allerta attorno alle 2.30 di notte, è prontamente intervenuto con i Vigili di Salò e di Bagolino, competenti per la zona. I proprietari dell'appartamento erano già usciti dall'edificio.

 

 

All'arrivo dei soccorsi, le fiamme avevano già coinvolto due stanze dell'appartamento. I Vigili sono intervenuti per mettere sotto controllo in primo luogo l'incendio: una prima squadra è entrata e con la schiuma ha spento le prime fiamme, abbassando di fatto la temperatura del locale; è seguito l'utilizzo della termocamera per la rilevazione di ulteriori focolai. I Vigili hanno controllato tutte le stanze per accertarsi che nell'appartamento non fossero ancora presenti persone o animali.

 

Le cause sono ancora ignote, le autorità competenti stanno eseguendo accertamenti sul caso.

 

L'intervento non ha comportato particolari difficoltà tecniche – hanno commentato da Storo – se non l'attenzione alle alte temperature.” Il loro rimane in ogni caso un contributo non scontato.

 

Il termine dell'intervento è stato all'alba, attorno alle 6.00: restano gli ingenti danni economici dell'appartamento ma fortunatamente nessuno è rimasto coinvolto.

Precedenza a chi assumerà i lavoratori in mobilità delle Giudicarie ed effettuerà nuovi investimenti. Le proposte andranno presentate entro venerdì 15 gennaio

 

Trentino Sviluppo ha pubblicato – con termini ristretti – l’avviso pubblico per la concessione in locazione del compendio produttivo ex Waris di via Primo Maggio a Storo. La velocizzazione della procedura ha come obiettivo quello di garantire un rapido reinserimento professionale dei lavoratori messi in mobilità a seguito della chiusura o del fallimento di alcune significative realtà produttive delle Giudicarie, come Isaf, Waris e Schlaefer. Chi si insedierà dovrà infatti garantire 22 nuove assunzioni e investire almeno 800 mila euro in impianti e macchinari. La locazione – con una durata di 6 anni rinnovabile per altri 6 – dovrà partire da un importo minimo di 60 mila euro annui. Il compendio produttivo si sviluppa su un lotto di oltre 15 mila metri quadrati in un’area completamente urbanizzata, ha una superficie coperta di circa 3.500 metri quadrati ed è servito da parcheggi e pertinenze dotate di portoni sezionali per il carico/scarico delle merci. L’impiantistica elettrica, termoidraulica, meccanica e antincendio è stata interamente rinnovata nel 2016. Le aziende interessate hanno tempo fino a venerdì 15 gennaio per presentare domanda. Testo integrale del bando sul sito trentinosviluppo.it

 

 

È stato pubblicato sul sito di Trentino Sviluppo l’avviso pubblico per la concessione in locazione del compendio industriale di via Primo Maggio a Storo. L’obiettivo è quello rivitalizzare il tessuto produttivo delle Giudicarie, favorendo la crescita di nuove iniziative imprenditoriali ad alto valore aggiunto e il rapido riassorbimento nel mondo del lavoro del personale messo in mobilità a seguito della chiusura o del fallimento di alcune importanti realtà della zona. Lo stabile – ex Waris – si trova su un lotto di oltre 15 mila metri quadrati, in una zona perfettamente urbanizzata e servita dalla rete idrica, fognaria, elettrica e del gas, nonché da un ampio parcheggio.

Il complesso – costruito nel 1977 – ha una superficie coperta di 3.450 metri quadrati, completa di spazi produttivi, secondo piano ad uso uffici, spogliatoi per un’utenza di circa 80 persone e due zone di stoccaggio da 400 metri quadrati l’una, dotate di portoni sezionali per il carico-scarico delle merci. L’immobile è climatizzato e tutti gli impianti – elettrico, termoidraulico, meccanico e antincendio – sono stati completamente rifatti nel 2016.

Possono presentare la propria offerta di insediamento le imprese aventi sede legale in Trentino e iscritte nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Trento, nonché enti e associazioni per le attività d’impresa titolari di partita Iva, consorzi iscritti nel Registro delle imprese e associazioni di categoria aderenti alle confederazioni presenti all’interno del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro.

L’insediamento avverrà tramite il regime della locazione ordinaria, con una durata di almeno 6 anni, rinnovabili per altri 6. Il criterio di assegnazione è quello del migliore valore di mercato offerto dalle aziende interessate, ovvero del canone annuo netto più alto. La base minima di gara è di 60 mila euro. Il bando prevede anche alcune obbligazioni speciali con un importante valenza economico sociale. L’impresa aggiudicataria dovrà infatti avviare l’attività d’impresa entro 3 mesi dalla stipula del contratto di locazione, investire nella produzione almeno 800 mila euro e assumere 22 lavoratori, dando priorità – laddove possibile – al personale in mobilità e in cerca di occupazione residente nelle valli Giudicarie e ai giovani del territorio. Trentino Sviluppo, dal canto suo, si impegna a supportare l’impresa aggiudicataria nella conoscenza delle agevolazioni provinciali per il sostegno della ricerca, degli incentivi per la ricollocazione dei lavoratori espulsi proposti dall’Agenzia del Lavoro e tramite i propri servizi per l’internazionalizzazione. Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro le ore 12.30 di venerdì 15 gennaio. Il testo integrale dell’avviso pubblico è disponibile sul sito www.trentinosviluppo.it nella sezione “Bandi e Appalti”.

 

Melaverde raggiunge Storo. Lo ha fatto nella puntata di ieri, domenica 3 gennaio. Questa volta ha raccontato la storia della famiglia Armanini, che in poco più di 40 anni ha creato diversi allevamenti di troticoltura in trentino e sulle sponde del lago di Garda, punto di riferimento per l'allevamento del pesce d’acqua dolce in tutto il nord d’Italia.

E' venuta fuori un po' a caso – risponde Olivo Armanini quando gli si chiede come sia iniziato l'allevamento dei salmerini – in pratica sui giornali dicevano che sarebbe venuto a Trento Giovanni Paolo II e che avrebbe mangiato per pranzo salmerino al burro e salvia. E' stata automatica la scelta: se vuoi rimanere sul mercato devi accontentare il cliente ed evolverti.”

 

Nel servizio, Melaverde ha mostrato l’intero ciclo di allevamento, dalle uova nella avannotteria con Paola fino alla gestione nelle vasche con Andrea, dove salmerini e trote crescono lentamente rispettando le tempistiche naturali in acqua pura di montagna. Condizioni ideali trovate in Valle del Chiese, con acqua fredda pulita e molto ossigenata.

Nel laboratorio con Francesco Armanini, invece, sono state mostrate tutte le diverse lavorazioni che restituiscono filetti freschi e prodotti unici come lo speck di trota, i classici affumicati, ma anche hamburger, tartare e cubetti marinati. Grandi eccellenze, orgoglio giudicariese, portate anche a tavola.

 

 

Infine, infatti, il turno del mondo della cucina con Anna Armanini, chef a La Polentera, che ha presentato una serie di primi e secondi piatti a base di pesce sottolineando la scelta di accompagnamenti con prodotti locali.

Un Servizio che ha esaltato quindi a tutto tondo la ricchezza produttiva della zona, letta attraverso l'attività di una famiglia dedita, gli Armanini.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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