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Wed, Dec

Coppola (FUTURA) su vaccino antinfluenzale: “Quali le motivazioni della grave carenza di dosi vaccinali?”

In Trentino
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L’ Apss quest’anno ha avviato in grande anticipo la campagna “iomivaccino” invitando la popolazione trentina a vaccinarsi al più presto contro l’influenza stagionale.

Per l’Apss quest’anno è particolarmente importante vaccinarsi per evitare la comorbità con il Covid 19 e per permettere ai medici di fare diagnosi più differenziate. Infatti le vaccinazioni risultano fondamentali per ridurre le complicanze da influenza nei soggetti a rischio e per limitare gli accessi al pronto soccorso, oltre che per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti e liberare risorse sanitarie destinabili alla gestione dell’emergenza. I sintomi dell’influenza, infatti, almeno in una fase iniziale, sono simili a quelli del Coronavirus e ciò rischia di rendere difficile la diagnosi differenziale basandosi solo sui sintomi, con il rischio di ritardare le cure, dove necessario, o di sottovalutare l’epidemia, soprattutto nel periodo in cui l’influenza raggiunge il suo maggiore picco.

Durante la presentazione della campagna il direttore sanitario ha spiegato che quest’anno sono state acquistate più del doppio di dosi di vaccino rispetto allo scorso anno (circa 170.000).
Da circa quindici giorni però si nota una grave carenza di dosi di vaccino. Risulterebbe che alcuni medici di base stiano invitando i propri assistiti a telefonare nei primi giorni di novembre. Si nota una certa discrepanza tra l’invito a vaccinarsi il più presto possibile e la mancanza delle dosi vaccinali.

Ciò premesso interrogo il presidente della Provincia di Trento per sapere:

le motivazioni della grave carenza di dosi vaccinali;

sulla base di quali criteri l’Apss ha deciso il numero di dosi di vaccino da ordinare;

se il quantitativo di vaccino che l’Apss ha richiesto è stato immediatamente consegnato o se vi sono stati ritardi;

in caso di ritardi nelle consegne, quali sono le motivazioni;

quali azioni intende intraprendere per assicurare una esauriente copertura vaccinale per la popolazione trentina, come auspicato a fine settembre dall’azienda sanitaria.

 

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Cons. Lucia Coppola