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BORGO CHIESE. Un masso di enormi dimensioni sì è staccato dal versante sottostante l'abitato di Brione: è successo nel pomeriggio di ieri, sabato 2 aprile. La strada di accesso alla frazione è stata chiusa.

 

Il masso è rotolato a gran velocità, attraversando due volte la strada e rompendo le infrastrutture di contenimento. Ha finito la sua corsa non troppo distante da un edificio. Le immagini scattate dall'elicottero della Pat rendono la massa del considerevole pezzo di roccia e la pericolosità dell'evento.

 

 

 

Sono seguiti gli accertamenti da parte della Provincia, del Comune e dei Vigili del fuoco di Condino e Brione. Alle ore 20.30 la strada era chiusa al traffico: Per chi avesse voluto rientrare a Brione in serata sono stati messi a disposizione i mezzi dei Vigili del fuoco, transitando dalla "strada vecchia". Per motivi di sicurezza, infatti, non è stato consentito il passaggio di altri veicoli. Il servizio è stato disponibile fino alle ore 24:00. Questa mattina una ditta incaricata dalla Provincia effettuerà dei disgaggi di massi pericolanti.

 

 

 

 

CIMEGO. Incidente sul lavoro nel pomeriggio di ieri, domenica 27 marzo, a monte della centrale idroelettrica di Cimego, Hydro Dolomiti Energia: un uomo di 47 anni sarebbe stato travolto dal carello che stava manovrando.

 

Sul posto sono ben presto confluiti un'ambulanza e l'elicottero sanitario proveniente da Mattarello con a bordo personale medico.

 

 

Visto che i colleghi di Cimego erano impegnati sul fronte fuoco di Bondone - fa sapere Roberto Pizzni capo pompieri di Condino - siamo intervenuti noi di Condino con Pieve di Bono per prestare servizio tecnico di appoggio all'elisoccorso.”

 

L'uomo non risulta della zona ma lavora per conto di una ditta esterna incaricata alla manutenzione della condotta. E' stato stabilizzato e caricato sull'elicottero per essere trasferito in emergenza codice rosso al Santa Chiara di Trento.

 

 

BORGO CHIESE. Finalmente la filodrammatica “El Grotel” di Condino guidata dal presidente Sergio Butterini può riaprire il sipario, dopo esattamente due anni di stop per la pandemia si torna in scena. L’appuntamento è per le serate di sabato 19 e domenica 20 marzo alle ore 20:45 presso il Polifunzionale di Condino.

«Lo spettacolo -spiega la regista Piera Bugna- era in programma per marzo di due anni fa, poi le restrizioni legate al covid-19 ci hanno costretti a rinviare l’evento più volte. Il nostro gruppo, composto da giovani talenti e componenti di vecchia data, non ha mai perso l’entusiasmo ed è lieto di poter tornare sul palcoscenico dopo un così lungo periodo di inattività.».

Al vecc col nöf no lè miga mal – storie della nostra gente di ieri, di oggi e non solo…” racconta in maniera divertente ma lasciando spazio anche per momenti di riflessione, dell’incontro-scontro tra generazioni diverse da cui nessuno uscirà vincitore. Il copione, scritto dai quattro interpreti più giovani della compagnia, è un omaggio alla storia delle origini del paese, del suo dialetto in un viaggio che ha lo scopo di coinvolgere e far avvicinare il pubblico a quel passato che è spesso dimenticato.

Oltre alla narrazione teatrale, sul palcoscenico verranno proposte reinterpretazioni di canti tradizionali di montagna in una versione musicale e corale soft rock acustica da parte del gruppo musicale le “Rocce Rosse” di Bondo. Una colonna sonora che ben si accosta al copione: ritmi e strumenti giovanili per musiche dal contenuto di un tempo.

Insomma, musica e teatro insieme per un connubio perfetto ma soprattutto per una causa lodevole.

La filodrammatica condinese, infatti, visto il brutto momento che stiamo vivendo ha deciso di devolvere metà degli incassi alla popolazione dell’Ucraina attualmente stretta nella morsa mostruosa della guerra.

Per assistere allo spettacolo saranno obbligatorie la mascherina FFP2 e il green pass rafforzato.

 

BORGO CHIESE. Sembra potersi concretizzare quello che per la Pro Loco di Condino è da anni un sogno nel cassetto: trasferire BorgoVino in un luogo magico che aggiunga al già apprezzato evento anche una caratterizzazione storico-artistica.

Ebbene, dopo le tre edizioni svoltesi prima della pandemia fra i caratteristici scorci del borgo di Condino (Cantagallo e Angioli) e la volta ultima a Palazzo Belli, per la prossima estate potrà essere il Convento di San Gregorio lungo Via Dottor Giuseppe Goglio il suggestivo contesto che ospiterà l’attesa convention sul mondo dei vini e l’enogastronomia locale.

A riferirlo con emozione e soddisfazione sono il presidente della Pro Loco Daniele Butterini e i suoi fedelissimi: “Nelle ultime settimane abbiamo chiesto all’ordine dei Frati Cappuccini, a cui va il nostro ringraziamento e quello dell’Amministrazione comunale, la possibilità di disporre di questa meravigliosa location. Nei giorni scorsi ci è giunto il parere favorevole alla nostra richiesta” .

 



Un ambiente affascinante intriso di storia ed eventi quello del Convento, a cui condinesi e valligiani son fortemente affezionati per l’importante ruolo umanitario oltre che religioso che i frati cappuccini hanno avuto nei secoli scorsi, specie in epoche di guerra e carestia.

Gli ampi ed incantevoli spazi che offre il Convento – aggiunge Michele Poletti, fra gli organizzatori in prima linea dell'evento - permetteranno di ampliare il ventaglio di proposte al pubblico sia in termini di quantità che soprattutto di qualità e darà modo ai visitatori, cosa a cui tengo particolarmente, di visitare quella che a mio avviso è una delle perle più importanti, insieme ai nostri forti e castelli, del patrimonio storico ed artistico della Valle del Chiese”.

Tanta è la curiosità per questa nuova veste di Borgovino 2022 come altrettanto sarà il lavoro e lo spirito associazionistico da mettere in campo per proseguire in questo ambizioso progetto.

Non si sbottona Butterini sulla possibile scaletta: “Attendavamo in primo luogo l’esito sulla location da parte dei Frati Cappuccini e dell’Associazione italo svizzera Il Ponte sul Guado – dice il presidente. – Le idee sul tavolo sono molte e originali tanto che stiamo lavorando, col supporto di altre associazioni e di esperti del mondo enogastronomico, per concretizzarle nel migliore dei modi nell’interesse dei visitatori”.

La data dovrebbe essere quella consueta del 11 giugno, nel rispetto delle sagre patronali e delle altre manifestazioni delle comunità limitrofe.

L’ambito dei prodotti locali e dell’enogastronomia ha un grosso potenziale sul nostro territorio ed eventi come il Festival della Polenta, quello del “formài da mòt” e BorgoVino, ognuno per le sue specificità, possono esserne degli straordinari strumenti di valorizzazione e promozione” conclude Butterini.

 

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