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Tue, Sep

 

PORTE DI RENDENA. Il Comune di Porte di Rendena procede con la riorganizzazione degli spazi eterni del centro scolastico intercomunale di Darè. Il sindaco Enrico Pellegrini spiega gli obiettivi dell’opera: «È un progetto a cui la nostra amministrazione tiene molto e avrà diverse valenze. Anzitutto riorganizza gli spazi esterni a livello viabilistico, cosa fondamentale soprattutto al mattino quando si verifica il maggior afflusso di traffico. È importante garantire, in primo luogo agli scuolabus, la possibilità di far salire e scendere in sicurezza i bambini.

 

 

Secondo, andremo ad aumentare la dotazione di parcheggi, di cui la zona è piuttosto carente. Questo servirà al personale che lavora per la scuola stessa ma avrà un’ulteriore ricaduta per tutte le volte che viene utilizzata la sala nel sottotetto, per eventi di vario tipo. Ci tengo a far notare che la riorganizzazione e l’ampliamento dell’area di sosta non andrà a ridurre la dotazione di verde che i ragazzi usano per la ricreazione e per le attività all’aperto. Quello spazio è una delle caratteristiche più apprezzate della scuola: teniamo dunque a preservarlo il più possibile. Quindi l’ampliamento avverrà in altre direzioni. Terzo elemento, con l’occasione rivedremo anche la collocazione dell’isola ecologica».

 

La giunta comunale ha dunque dato incarico al geometra Maurizio Esposito per la progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, misura e contabilità, certificato di regolare esecuzione e redazione del tipo di frazionamento dei lavori. Affida inoltre al geometra Valter Valentini l’incarico di coordinatore della sicurezza sia in fase di progettazione sia di esecuzione dei lavori.

 

PORTE DI RENDENA. Le frazioni di Porte di Rendena sono attraversate due volte al giorno da due corse del Piedibus: una con i bambini di Darè e una con i bambini di Vigo Rendena; tutti vanno e tornano dalla scuola primaria di Darè.

 

 

A entrare nel dettaglio è l’assessore alle politiche sociali e istruzione Paola Chiappani. «Ci siamo attivati a giugno per portare, anche qui, il progetto Piedibus, prima esperienza delle Giudicarie. Abbiamo raccolto le preiscrizioni trovando subito un’ottima adesione da parte delle famiglie. Per chi non lo conosce, il Piedibus è una sorta di autobus che viaggia solo a piedi, con qualsiasi tempo, e che qui da noi garantisce due tratte: quella di Vigo Rendena e quella di Darè. I bambini attendono il Piedibus e vengono riaccompagnati alle varie fermate; i volontari adulti si mettono alla testa e alla coda del gruppo, come se fossero autista e controllore del bus.

 

Questa iniziativa ha molte valenze. Rende i bambini autonomi nell’andare a scuola e permette loro di svolgere attività fisica, ma aiuta anche a stare in relazione coi coetanei e con gli adulti accompagnatori: ha dunque una ricaduta educativa, oltre che ecologica. Altro obiettivo del progetto è quello di decongestionare il traffico che, davanti alla scuola, vede ogni giorno l’arrivo di autobus “veri” e di tante auto di genitori e nonni. Le adesioni raccolte attenuano ma non risolvono il problema, contiamo però nella crescita del progetto, la cui tendenza è chiara: il 15 novembre, prima corsa, avevamo 14 bambini e oggi sono 18, 10 su Vigo e 8 su Darè.

 

Quanto ai volontari, viste le difficoltà dei genitori tutti impegnati col lavoro, si è pensato di avviare una ricerca all'interno dei paesi che ha dato ottimi risultati: ben 22 persone che, dunque, si turnano sulle varie corse delle 8.00 e delle 16.15. Sono quasi tutti "giovani pensionati", decisamente molto attivi, felici di mettersi a disposizione della propria comunità e dei bambini del paese. Questo ha creato un interessante scambio generazionale, capace di trasmettere non solo ricordi ed esperienze, ma anche valori. Così, un progetto nato per i bambini si sta rivelando di grande rilievo anche per quest’altra fascia di età.

 

Da pochi giorni sono arrivati i gilet ad alta visibilità, personalizzati col logo del Comune, che aiutano anche i bambini a sentirsi parte di questo bel gruppo. Approfitto per ringraziare anzitutto le famiglie che hanno creduto nel progetto, i numerosi volontari, sempre così attenti e partecipi, le insegnanti della scuola elementare per il supporto organizzativo, la sensibilizzazione verso le famiglie e i passaggi con la dirigenza ed infine la polizia municipale che ci ha aiutato a studiare percorsi e tappe e che, nei primi giorni, ha accompagnato le corse per spiegare alcune norme di comportamento ai bambini e valutare l’eventualità di ottimizzare qualche dettaglio delle tratte».

 

 

PORTE DI RENDENA. Il Comune di Porte di Rendena ha bandito un concorso pubblico per assumere, a tempo pieno e indeterminato, un assistente tecnico, categoria C - livello base – 1^ posizione retributiva.

 

È necessario il diploma di maturità in uno dei seguenti indirizzi: geometra, costruzioni ambiente e territorio, perito industriale, perito edile o equipollenti. È considerata “assorbente”, dunque ugualmente valida, la laurea in architettura o ingegneria.

 

 

La domanda di ammissione va redatta usando i moduli predisposti dal Comune e consegnata entro le ore 12 dell’8 febbraio 2022. È prevista, se si presenteranno candidati con questa caratteristica, una riserva di posti ai volontari delle forze armate.

 

 

 

PORTE DI RENDENA. Il progetto di rifacimento reti e infrastrutture dell’acquedotto di Verdesina verrà finanziato all’80% dalla Provincia. Il lavoro è stato presentato dal Comune di Porte di Rendena e la spesa ammessa al contributo provinciale è di 599.385,45. Su questa cifra è stato concesso il contributo percentuale, per una somma finale pari a 479.508,36 Euro. Il sindaco Enrico Pellegrini spiega: «C’è grande soddisfazione da parte dell'amministrazione comunale, perché questo è un intervento prioritario della legislatura data l'importanza del servizio erogato. Ringraziamo l'assessore Gottardi e la Giunta provinciale per la concessione del finanziamento».

 

 

Il progetto prevede la sostituzione delle rete di distribuzione dell’acqua nell’abitato e, come si legge nella deliberazione della Giunta provinciale: «Emerge che l’intervento è urgente perché le tubazioni presenti sono vecchie e realizzate con materiali non più idonei ai nuovi standard, inoltre hanno perdite con conseguente notevole spreco di acqua potabile e continui interventi di riparazione e manutenzione. Sia le saracinesche (poste in vari punti dell’acquedotto e per le quali non vi è attualmente possibilità di chiudere i vari ramali comportando grossi disagi e difficoltà nel caso di riparazioni o manutenzioni) che i collettori, presentano segni di degrado stante la vecchiaia degli stessi e date le caratteristiche dell’acqua particolarmente ferruginosa». L’intervento è stato valutato positivamente, dal punto di vista tecnico e di congruità dei costi, dall’Agenzia provinciale per le opere pubbliche – Servizio opere ambientali.

 

Il finanziamento è uno di quelli concessi all’interno del "Fondo per gli investimenti programmati dei Comuni". Una parte di tale Fondo costituisce il “Fondo di Riserva”, che è destinato a integrare le risorse già assegnate, con lo scopo di finanziare le spese urgenti, incluse quelle necessarie al superamento di situazioni di grave svantaggio e per la fornitura di servizi essenziali.

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